L’Azerbaigian, all’inizio della finestra internazionale di settembre, era una delle sei nazionali ad aver subito almeno dieci gol nelle qualificazioni ai Campionati Europei del 2024.
Nove di essi sono arrivati nelle trasferte in Austria (4-1) e Svezia (5-0) di marzo, e ora ha solo una remota possibilità di raggiungere la prima fase finale degli Europei come nazione indipendente.
Anche se l’allenatore Gianni De Biasi può ancora sognare di ripetere l’impresa con l’Albania, che ha condotto alla prima finale degli Europei nel 2016, eguagliare il miglior risultato dell’Azerbaigian (sette punti in dieci partite nelle qualificazioni a Euro 2012) dovrebbe essere il suo obiettivo per il resto della campagna. Migliorare l’attuale bottino di un punto in tre partite di qualificazione giocando contro il Belgio sembra estremamente difficile, anche per gli standard di De Biasi, dato che ha indicato il Belgio come il favorito assoluto del Gruppo F in un’intervista dell’anno scorso.
In effetti, gli ex numeri uno del mondo (ora al quinto posto) restano i più quotati per la vittoria del Gruppo F e per la loro terza presenza consecutiva alle fasi finali degli Europei, anche se sono secondi nel girone (ma con una partita in meno) dopo l’1-1 in casa contro la capolista Austria a giugno. Quel pareggio è incastrato tra le due vittorie esterne per 3-0 in Estonia e Svezia, e questi risultati dovrebbero prepararli per una vittoria dominante oggi. Sarebbe un passo avanti rispetto alle loro ultime trasferte di qualificazione a Euro, a Baku nel 2012 e nel 2008, che si sono rivelate tutt’altro che facili (D 1-1 e D 1-0).
L’allenatore Domenico Tedesco chiederà più cinismo dato che, dopo la vittoria per 3-0 di marzo in Svezia al suo debutto come allenatore capo del Belgio, non è apparso del tutto soddisfatto. Tedesco ha fatto parlare di sé quando ha selezionato il veterano di oltre 100 partite Romelu Lukaku, nonostante avesse giocato poco a livello di club: una convocazione che ha definito con sicurezza “non in discussione”, e che ha ripagato vista la sua forma internazionale da allora.
